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12 gen 2012

Italian review about MARS concert in Rome on 18th June 2011

30 Seconds to Mars, Jared: "Roma, grazie!"

Live tra entusiasmo e delusione per i fan della band californiana

21 giugno


ROMA - "Thanks for helping me sing tonight Rome!": Jared Leto lo ha ammesso subito, appena dopo il secondo pezzo ("Sorry, I'm very sick"), di non essere nella sua forma migliore. E certo la data romana (il 18 giugno scorso) del tour dei 30 Seconds to Mars non ha reso pienamente giustizia alle doti vocali del loro frontman.
Che la voce di Jared, 39 anni, non fosse in ottime condizioni lo si era potuto constatare già il giorno prima, nella data di Milano, dove il musicista e attore statunitense era stato costretto a diverse pause e a chiedere l'aiuto del pubblico nell'intonare le canzoni.
Stessa cosa a Roma: da riconoscere però che il cantante-chitarrista dei 30" ha dato il massimo, cantando tutto quello che il suo stato di salute gli ha permesso, coinvolgendo il pubblico in un vero e proprio concerto collettivo e scegliendo di eseguire ben quattro brani (tra i quali il singolo 'Hurricane') in versione acustica.
Il risultato è stato un concerto probabilmente deludente (anche per la scaletta ridotta) per chi avrebbe voluto gustare live, a pieno, le atmosfere delle sonorità tipiche della band californiana, ma sicuramente coinvolgente e a tratti anche intimistico (in particolare nelle esecuzioni acustiche).
Jared ha più volte ringraziato il pubblico romano, che ha apprezzato i suoi sforzi (e la sua umiltà nell'ammetere le sue condizioni vocali) rispondendo con entusiasmo e calore. A 'commuovere' Leto non solo i suoi fan, ma anche la Luna che si stagliava, grande e color arancio, sui Castelli Romani durante la serata: Jared si è fermato durante un pezzo è ha invitato il pubblico a condividere con lui quello spettacolo.
Dopo il concerto Jared ha twittato di essersi fatto "un giro su un'ambulanza italiana", cosa che probabilmente spiega il ritardo nell'inizio della performance (unico momento in cui il pubblico è sembrato sinceramente spazientito).
In perfetta forma invece l'altro fratello Leto: alla batteria Shannon non ha mancato un colpo (a parte una bacchetta che gli si è incastrata sotto ad un piatto durante un cover di 'Cowboys from Hell' dei Pantera). Penalizzata da un audio non ottimale la prestazione di Tomo, con la sua chitarra a volume decisamente troppo basso rispetto al resto.


₪ ø lll ·o.

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